Pareri in materia di Appalti Pubblici

Argomento: dies a quo

Ai sensi dell'articolo 60 del D.lgs 50/2016 "Il termine minimo per la ricezione delle offerte è di trentacinque giorni dalla data di trasmissione del bando di gara".
La disposizione sembra individuare espressamente, come momento di inizio decorrenza di tale termine, la data di trasmissione del bando all'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea e non già la data dell'avvenuta pubblicazione dello stesso sulla GUUE.
Inoltre, ai fini del computo del termine minimo, la distinzione fra la fase di trasmissione del bando e quella di effettiva pubblicazione dello stesso sulla GUUE (collegando il dies a quo al momento di "trasmissione del bando di gara") sembra coerente con la distinzione fra tali fasi richiamata in altre disposizioni (ad es. nell'articolo 72 del D.lgs 50/2016 ove la distinzione fra le due fasi appare chiaramente: "i bandi...sono redatti e trasmessi all'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea per via elettronica e pubblicati conformemente all'allegato V").
Ciò, peraltro, appare in linea anche con la necessità di indicare la data di spedizione dell'avviso (Cfr. le informazioni necessarie ai sensi dell'allegato XIV).
Si chiede, quindi, se nella procedura aperta ex art. 60 del D.lgs 50/2016, il computo del termine minino che deve sussistere per la ricezione delle offerte possa essere computato a decorrere dalla data di trasmissione del bando di gara all'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea e non già dall'avvenuta pubblicazione dello stesso sulla GUUE.
Si ringrazia per l'attenzione riservata e si rimane in attesa di riscontro.